lunedì 10 maggio 2010

Il giro delle due finali

Da appassionatissimo di ciclismo la primavera  ha sempre coinciso con uno spostamento di interesse verso le due ruote dopo un inverno a seguire le vicissitudini del calcio e in particolare dell'inter.
Durante gli anni bui, quando non si vinceva o non ci facevano vincere, cioè prima del 2007, ero solito ripetere, in primavera,  a chi mi chiedeva dell'Inter che il mio interesse era oramai verso altri sport e le classiche del nord e poi il Giro d'Italia erano gli eventi che catalizzavano di più i miei interessi.

I campionati si sfilavano a favore di altri sport, relativamente all' Inter si cominciava, già a maggio, a ipotizzare la campagna acquisti, il nuovo allenatore riponendo là tutte le speranze bruciate nell'anno appena andato.

Poi ci sono stati gli anni del vincere facile, 10 , 20 punti di vantaggio, il campionato finito un mese prima ad eccezione di quello vinto all'ultima giornata con i gol di Ibra.
La coppa campioni rimaneva sempre tra i sogni, qualche volta infranti in partite quasi vere, come la semifinale persa con il Milan, che poi avrebbe vinto la coppa a Manchester, altre volte finite male, veramente male, cioè con figuracce e scazzottate.

L'anno scorso ci si fermò, per errore di preparazione, a Milano contro il Manchester, anche se poi a casa loro, la nostra porca figura l'abbiamo fatta pur perdendo 2 0.

Questo invece è un anno speciale, un anno in cui possiamo vincere ancora tutto. Ognuno di noi sta meditando cosa farà se.....
Ma silenzio, aspettiamo le due finali che ancora mancano e  pensiamo alla prossima trasferta di Siena.

Nel frattempo le classiche del nord sono passate, bellissime come sempre e il Giro d'Italia è partito, chissà perchè così da lontano.
Per quest'anno, però ,del giro seguirò solo l'ultima settimana, quella delle montagne, quella del giro vero.

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