L’infermiera mi chiamò indicandomi un ambulatorio lì vicino alla
sala dove stavo attendendo.
Entrai, ero molto emozionato. La donna aveva in braccio un fagottino
bianco da cui erano visibili dei capelli neri.
Quando le fui vicino vidi il viso di mio figlio. Aveva una
carnagione scura, quasi a voler essere in
sintonia con il colore dei capelli.
Era arrivato dopo un viaggio lungo 21 anni quel bambino tanto
atteso. Ci aveva raggiunto quando ormai noi non lo aspettavamo più.
L’infermiera mi disse : “Lo può tenere in braccio un minuto,
per favore”.
Facendo attenzione a non stringerlo troppo, lo guardai da vicino giusto il tempo che la signora
preparasse tutto ciò che serviva per pulirlo e vestirlo.
Non dissi una parola mentre la osservavo prendersene cura.
Era il 14 Marzo 2005.
In questi anni, ho
spesso sentito la mancanza di quel bimbo quando alla sera tornavo a casa dal
lavoro.
Spesso quando mi soffermavo a osservare una famiglia con un
bimbo piccolo, la mancanza mi appariva ancora più insopportabile.
Ora tutto è un po’ più normale, per me, ma spero soprattutto
per lui.
Buon Compleanno Giovanni !
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