“Finalmente sono riuscito a dormire un po’ di più !”, ho
pensato sorpreso, appena aperti gli occhi.
Non so per quale motivo ma per svegliarmi mi avvalgo di ben
due sveglie.
La prima è impostata alle 6.15, mentre la seconda suona
puntuale alle 6.45.
Ogni mattina da molto tempo mi sveglio verso le cinque e,
alle sei e un quarto vedo accendersi il display del BlackBerry che inizia a
emettere una nenia talmente soave da assomigliare a una ninna nanna.
La ascolto per qualche secondo poi con circospezione e la
precisione necessaria, ma difficile alle prime ore dell’alba, muovo il cursore
nel punto di disattivazione.
Quando invece suona la seconda, di solito è quasi l’ora di
alzarsi e in questo caso mi allungo fino
ad arrivare al Tablet per spegnerlo nel più breve tempo possibile. Diversamente
dal BlackBerry la sveglia del Tablet ha
un piglio più deciso e un tono decisamente alto. Non dura più di un paio di secondi .
Vista la situazione e miei risvegli molto mattinieri, non ho
mai pensato di disattivarle entrambe. Disattivarne almeno una, la prima, sarebbe senza dubbio la cosa più sensata, sperando di ritornare ad
andare d’accordo con il sonno un po’ alla volta.
Stamattina, di certo la sveglia non mi aveva spaventato.
Dopo averla spenta e preso coscienza dei luoghi e del tempo, ho cominciato
ad ascoltare i rumori di casa : il frigorifero e la caldaia che, quando è accesa
manda un ronzio molto particolare.
Rimessomi sotto le coperte ho cominciato a percepire
distintamente il battito del cuore. Da
tempo non mi crea problemi , svolge il suo lavoro diligentemente, senza
contrattempi che potrebbero crearmi preoccupazioni.
“Sembra quasi di non averlo!”, dicono dalle mie parti,
quando vogliono descrivere un bambino che gioca senza fare capricci. Potrei
dire la stessa cosa del mio cuore.
Stamattina invece, la situazione sembrava diversa dagli altri
giorni. Lo percepivo distintamente, batteva con più vigore del solito e anche
la frequenza non era bassa come gli altri giorni.
A descriverla la situazione sembrava del tutto simile a quando di buon mattino, tra sonno e dormiveglia, si sentono i vicini tutti indaffarati a far trambusto.
Ci si chiede cosa abbiano di così importante da fare con
tutto quel rumore. La stessa cosa ho
pensato stamattina del mio cuore, chiedendomi qual’era
il motivo di così tanto battere.
Ho aspettato qualche minuto, origliando immobile se quella immotivata
agitazione, scemando, riportasse il mio cuore a quella presenza anonima a cui
ormai ero abituato.
Poi, vedendo che nulla sembrava quietarsi, mi sono allungato fino al comodino, dove è
riposta la macchina per la misurazione della pressione.
In meno di un minuto i parametri macchina apparirono sul
display.
Pressione massimo 109
Pressione Minima 69
Frequenza 54
Niente di anormale. Parametri corretti.
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