E’ un giorno particolare, tra
poco cadrà il governo. Il momento tanto atteso è arrivato. Spero che questa Italia
disperata riesca a risalire la china mai
stata tanto scoscesa.
Mi ritornano alla mente le ultime
parole di “Viva L’Italia” di Francesco de Gregori :
“Viva l’Italia…..
l'Italia con le bandiere,
l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.”
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.”
e le parole di Francesco Saverio
Borrelli pronunciate il 12 Gennaio 2002 :
« Ai guasti di un pericoloso sgretolamento
della volontà generale, al naufragio della coscienza civica nella perdita del
senso del diritto, ultimo, estremo baluardo della questione morale, è dovere
della collettività resistere, resistere, resistere come su una irrinunciabile
linea del Piave. »
(Francesco Saverio Borrelli, 12 gennaio 2002)
La
resistenza ha prodotto i frutti sperati, ma non deve considerarsi terminata. Non
è oggi il giorno per cantare vittoria ma
il momento da cui ripartire per rinnovare la classe politica secondo i principi
di una rinnovata coscienza civile.
Sono
uscito a respirare l’aria fresca, quasi fredda, di questo strano giorno. L’attesa
di una telefonata, che probabilmente non arriverà, mi rende un po’ nervoso.
Cerco di buttare questi pensieri, badando a me stesso, come da qualche tempo ho
imparato a fare sempre meglio.
L’aria è
fredda. Ora per controllare il termometro della carrozzeria devo uscire, mentre
fino a qualche mese fa, durante l’inverno, era visibile dalla finestra della
cucina. Per vederlo raggiungo il centro del parcheggio. Noto che la temperatura
è di 4 gradi. Il freddo si sta facendo sentire. Il cielo però è terso e, alto e
brillante, spicca Giove. Nei giorni scorsi andava quasi a braccetto con la Luna
che invece, oggi se ne sta bassa a Nord-Est.
Dalla provinciale
arrivano i rumori delle auto che hanno la fretta di chi sta tornando a casa dopo le ultime spese del sabato. I centri
commerciali che stanno a poche centinaia di metri si stanno svuotando. Resto ad ascoltare quei suoni, guardo le
luci delle case vicine e intravvedo qualche
ombra di ciclista nella pista ciclabile.
Rientrato in casa, apprezzo il
tepore del salotto. Il telefono è rimasto muto. Ora penserò alla cena. Oggi per
la prima volta mi sono preparato dei funghi. La mia carriera di cuoco procede a
rilento nonostante i buoni propositi che più volte mi sono ripromesso di
mantenere.
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