Di questi tempi, non
so perché (o forse si), di correre non ci ho voglia.
Non è finito un amore, mi è solo passata la voglia di far
fatica, soprattutto affrontando corse domenicali senza nemmeno uno straccio di
allenamento. Di sicuro sono certe
condizioni esterne, che non riesco a governare, a determinare questo mio comportamento, anche se
cerco di considerare ciò che mi succede al netto di turbative provenienti da chissà
dove. Non sempre ci riesco.
Così stamattina accettando l’invito per la solita corsa
domenicale, ho cercato stimoli nuovi.
“Oggi provo il Nordic Walking”, mi sono detto.
Così, rispolverati i bastoncini da trekking, li ho riposti con scarpe e maglietta
nella borsa, deciso a intraprendere la nuova esperienza.
La decisione non era casuale. La motivazione era, in fondo
in fondo, quella di non voler far fatica.
Così inventandomi la scusa del Nordic Walking, ho trovato il
pretesto per portare con me i bastoncini per usarli come fossero delle stampelle,
più che gli strumenti adatti al nuovo tipo di fitness.
Scelto il percorso più corto, sempre per la solita ragione,
mi sono avventurato lungo sentieri pieni di saliscendi, usando i bastoncini come
quando cammino in montagna, ma con un passo decisamente più svelto.
Mi sono divertito un sacco, faticando come e più se avessi
corso, riproponendomi alla fine di ripetere l’esperienza.
Nel pomeriggio, leggendo su Internet la tecnica specifica
del Nordic Walking mi sono reso conto che lo stile che avevo usato in mattinata
niente aveva a che fare con quanto descritto.
A Barbisano, dalle parti di Pieve di Soligo, in provincia di
Treviso c’era una moltitudine di persone come poche altre volte avevo visto.
Corsa bellissima, giornata ideale, unico neo : i problemi di parcheggio, come
ormai succede ogni domenica, determinati dalla invasione dei podisti.
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