Si contano sulle dita di una mano gli atleti, scoperti
dopati dai controlli antidoping, capaci di ammettere in pubblico il proprio
errore e la loro debolezza.
In questi ultimi anni, le commissioni giudicanti, hanno accettato le più squallide giustificazioni che raccontavano talvolta di complotti e altre volte di caramelle accettate incautamente da sconosciuti.
Molti atleti, appartenenti spesso agli sporti cosidetti "potenti", l'hanno fatta franca, scontando pene estremamente lievi.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi39hQ2nhyphenhyphenAQgCtIiFXpTJAV7DBBRArMSC06mBpLm-AknIix9BViLONJnleTfmbNiCrvaaU7UWM5vsaAuBJchB9O_BQ38sbxU0uII1yDGa6MCt8B8nkxZySNNmOLQNoxM6NnNnJDd66LfA/s320/schwazer.jpg)
Molti atleti, appartenenti spesso agli sporti cosidetti "potenti", l'hanno fatta franca, scontando pene estremamente lievi.
Il doping è una pratica infame, ma il non tener conto dell’ammissione
di colpa di Alex sia, per certi versi, altrettanto infame. Pensando al gesto, mi
è sembrato di vedere un ladro che, dopo un furto, lascia il suo biglietto da
visita, nel desiderio di essere smascherato e curato per quel vizio tanto
deprecabile.
Alex non ne poteva più di marciare, già da tempo. Nessuno lo
ha aiutato a smettere e, forse inconsciamente, lui ha trovato il modo per
uscire definitivamente di scena.
Alex non va dimenticato, anzi andrà aiutato e affiancato da
persone vere e sincere. Non abbiamo bisogno di altre storie tristi, simili a quella di Marco
Pantani.
Con pazienza e dopo una giusta pena, potrà nuovamente
riassaporare, se vorrà, la voglia di ritornare a marciare a 4' e 20" al km.
E gli altri? quelli che si allenano senza doping? E cosa devono fare quelli che non sbagliano?
RispondiEliminaNon è giusto giustificare sempre chi sbaglia. Quando si sbaglia si deve pagare.
Poi uno può anche pentirsi e cambiare vita.
Ma questa è una questione personale.