Il ritmo del cambiamento sembra guidato da una torre di controllo.
Un campeggiatore parte, svuotando di ogni cosa lo spazio che occupava e, di li a poco, un nuovo arrivato è già li sul posto a montare tende, verande e collegare prese e tubi di ogni genere.
Gli stranieri vanno per la maggiore. Molti si qualificano issando da qualche parte la bandiera nazionale o addirittura regionale, manifestando il loro spirito di appartenenza.
Insomma è difficile per tutti staccare il filo che riporta a casa.
Per ciò che mi riguarda, il GPS dice che sono a 32 KM da casa ma non per questo non mi sento in vacanza.
Con stupore ho notato che mio figlio “galleggia”. Lasciato andare, non affonda, anzi ha una confidenza con l'acqua che non conoscevo. Riesce ad avanzare con movimenti goffi, quindi se in difficoltà raggiunge con facilità il bordo vasca.
Io vicino a lui svolgo funzioni di boa di salvataggio, pronto a prestare soccorso in ogni momento.
Vivono e vagano liberi condividendo spazi e naturalmente cibo con i turisti.
Non è rado vedere lepri, tortore, picchi che vagano all'interno della piazzola incuranti dei presenti, scegliendo, secondo l'istinto ciò che di buono è stato lasciato cadere.
Non si sono verificati ancora furti di cestini della merenda, ma in questo caso per cercare il colpevole si andrebbe a colpo sicuro.
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