martedì 13 luglio 2010

Sere d'estate

Il letto fa le veci del divano di un tempo. La tv è spenta, non c'è niente che valga la pena di essere visto, nemmeno i telegiornali.
Internet da notizie più interessanti, di certo meno filtrate.
Un pò leggo un pò scrivo, poi riaggiusto quello che scrivo. Scrivere rilassa, rimette in ordine i pensieri anche se si racconta la normalità o non si filosofeggia.
Tra un paragrafo e un'altro, quasi a imitare il "Mumble....Mumble" dei fumetti, mi alzo per prendere dei biscotti.
Ne prendo due o tre per volta, per non fare l'ingordo. Di tanto in tanto invece mi alzo per bere.

Arriva qualche messaggio e c'è il tempo per una telefonata con chi è in vacanza.

Prima di mettermi a dormire devo preparare le cose per il giorno dopo : i frutti bosco da scongelare, il Blackberry da mettere sotto carica.
Se mi gira dò pure un 'occhiata alla posta aziendale, ma quasi ad occhi chiusi.

Stasera c'è stata la cazziata, breve ma intensa del capo. Erano circa le 21. Un manager telefona da Monaco a un suo collaboratore per cazziarlo, per una dimenticanza, a ragione, ma pur sempre sul far della notte mentre il "poverino" sta scolando la pasta.
Poco cambiava se contava fino a 3 e poi aspettava il giorno dopo.
Certe emozioni, Sig.  Manager, vanno riconosciute e soprattutto non devono dar luogo ad azioni intempestive.
Piccoli segni di debolezza.

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