Mi piace e vedo che anche in fatto di velocità e distanze raccolgo delle soddisfazioni.
Il Montello faceva al caso mio. E' una collina che si trova a pochi chilometri da Treviso molto ricca di pendii e sentieri per qualsiasi esigenza.
Munito di tutto ciò che serviva là mi sono recato stamattina. Affinchè la prova fosse verosimile ho camminato con lo zaino in spalla, attento al cardio-frequenzimetro e con tanto di navigatore in mano con funzioni di bussola.
Cercando di mantenere un passo spedito ho passeggiato all'interno di quel bellissimo bosco senza faticare oltre il lecito, tenendo d'occhio il cuore e il suo battito che variava al variare dello sforzo.
Tutto mi è sembrato sotto controllo, a parte in caldo afoso, arrivato fin lassù. La frequenza cardiaca arrivata al massimo sui 122 battiti non mi ha mai imposto di rallentare il passo.
L'esperienza mi ha molto confortato, camminare su pendii più lunghi sarà di certo più faticoso, ma non disdegnando le soste e mantenendo un passo più moderato posso arrivare ovunque, come mi ha detto il cadiologo.
Ricordando le difficoltà e i dolori che provavo prima di ammalarmi, anche a percorrere brevi tratti, mi sembra di essere una persona nuova, con orizzonti più ampi di un anno fà, nonostante ciò che è successo.
Ora nuove prospettive si aprono, e con la testa sulle spalle, oltre allo zaino, via ad altre escursioni.
Alla prossima.
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