martedì 14 settembre 2010

Rifugio Re Alberto I - 2620 metri

Questo è stato il rifugio più difficile che ho raggiunto da quando giro per monti.
Forse per quantità di rifugi solo gli sforzi delle TransCivetta e della Sei Rifugi possono competere con quanto fatto oggi.

Visto che le regole del buon escursionista dicono, tra l'altro, di avvertire sempre dove si va e mai andare da soli, io oggi ho contravvenuto ad entrambe : sono andato solo lungo un sentiero praticamente deserto e soprattutto, partito per una meta, ho cambiato percorso strada facendo. 

Dopo aver completato per intero il sentiero 541, aperta Repubblica, presso il Rifugio Violet, casualmente sono capitato su una pagina dedicata ai cardiopatici in cui con estrema chiarezza si affermava che i colpiti da infarto sono destinati, appunto perchè sopravvissuti all'infarto, ad ammalarsi di insufficienza cardiaca. Questa malattia cronica, porterebbe alla morte il 50 % delle persone colpite entro 5 anni.

In quel momento guardato il cardiofrequenzimetro, il  mio cuore batteva  78 battiti al minuto, mi sembrarono più che sufficienti, finii la birra che avevo davanti, presi lo zaino e salii a 2620 metri.

La vacanza è finita, si ritorna dalle parti di casa a completare le ferie.

Manca solo l'ultima meta. A domani !

Rifugio Re Alberto I
Vista dal Rifugio Re Alberto I
Lungo il sentiero 541
Sentiero 541
Passo Principe
Marmolada e altro
Rifugio Violet

1 commento:

  1. Le foto di queste montagne sono proprio belle.
    Sembra di sentire l'aria frizzantina dell'alta quota.

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