Alle 13, finalmente, mi chiamarono in sala operatoria.
"Buongiorno", l'infermiera mi accolse gentile.
"Eccomi", dissi ostentando una falsa tranquillità.
"Volevo illustrarle cosa andremo a impiantarle tra poco,
si tratta di un Defibrillatore.
E' del tutto simile a quello che sta sul tavolo, solo un pò più piccolo"
"Vedo", balbettai.
"Signora, mi scusi ma non mi sento bene, preferirei stendermi", feci appena in tempo a dire.
Dopo qualche minuto riaprii gli occhi, contornato da camici verdi affacendati.
Qualche rassicurazione e mi riaddormentai.
Non ricordo il ritorno, ma al risveglio tutto era finito.
L'ICD stava ora nel mio petto, guardiano di un cuore che potrebbe nuovamente fermarsi.
Era il 1 Settembre.
Nessun commento:
Posta un commento