Stasera sono a
Martina Franca. Sceso al sud per la fiera del Cavallo Murgese e dell’asino di
Martina Franca. Chi l’avrebbe mai detto!
Un mese fa, l’immaginarmi da queste
parti non sarebbe stato tra le cose possibili o plausibili. Come se avessi
voluto scommettere, anni fa, di mettermi a studiare Psicologia dopo una vita a
mettere in ordine bit e byte. Insomma a far programmi e strategie spesso si
fallisce. Eppure ....
A voler controllare tutto e tutti si spendono energie da usare per ben
altro.
A voler programmare ogni attimo della nostra vita si rischia di rivedere in continuazione piani e progetti, perdendo quanto ci sta passando sotto gli occhi.
Le
mie speranze e progetti di qualche mese fa erano lontane miglia e miglia dalla
realtà di oggi.
Avevo qualcosa da dire a qualcuno ……
Il buio da queste parti sembra più buio di quanto
conoscessi. La sera sembra non esserci e la notte è l’unica alternativa al
giorno. Strade buie ti fanno sentire smarrito e, percorrendo vie quasi deserte,
si viene presi da un filo di smarrimento, simile alla paura del buio che vivevo
nella camera scura da bambino.
Si va alla ricerca dei luoghi cercando tra le
rare luci visibili. Raccordare le luci con i percorsi per raggiungerle è impresa
difficile per chi, come me, è forestiero e un po’ impacciato in un ambiente
sconosciuto.
Ci tenevo a vivere il primo volo con mio figlio.
Penso a chi ha risposto :
“ Mì no, no’ vegno !”. Ci saranno altre prime
volte ….
Abbiamo evitato la parola paura
e il bimbo ha vissuto l’esperienza tutto preso da curiosità e entusiasmo. Ho registrato
con cura l’intero viaggio, cose inutili comprese. Un giorno spero possa
apprezzare suoni e parole della sua infanzia.
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