Mio figlio lo chiama “cambio”, io lo chiamavo “riporto”. Si tratta di quella tecnica che permette agli
alunni la gestione delle somme che superano il nove in decine.
Cercando in Internet le due parole sono tutt'oggi riconosciute e non c’è stata
l’obsolescenza di una a favore dell’altra.
Così
ieri sera, mentre mio figlio era alle
prese con 12 addizioni di questo tipo, ho osservato sia il metodo che la
rappresentazione di ciò che stava facendo.
Ho
apprezzato la simbologia, l’uso dei colori e la tecnica. Alle decine era
associato il rosso mentre le unità stavano accoppiate con il blu. L’associazione
era chiara e mai disattesa.
L’associazione
del colore con un concetto facilita l’apprendimento.
Come
i colori erano rigidi anche i due schemi, il primo fatto di palline infilate su
due assi diversi, uno per le unita e l’altro per le decine e il secondo fatto
con i numeri. Questi davano due diverse visioni dell’operazione. Il metodo simbolico
era funzionale al risultato numerico.
L’associazione di schemi e simboli a concetti
aiuta a memorizzare più velocemente.
All'inizio questo metodo era per il bimbo molto laborioso e dispendioso. Troppi
i cambi tra penne e colori e viceversa !
Con
il passare del tempo e completando le
operazioni, le proteste si sono fatte sempre più flebili, mentre gli automatismi
aumentavano. Le righe e i quadrati
venivano bene anche a mano libera.
L’esercizio come l’allenamento affina la tecnica
e aumenta l’efficienza. Funziona con le addizioni in seconda elementare come
per chi si allena per la maratona.
Infine
ho valutato l’atteggiamento di quel bambino che avevo svegliato molto presto al
mattino e di cui, in parte, comprendevo i mugugni. “Hai ragione!”, pensavo mentre cercavo
affiancarlo nel districarsi tra i “cambi”.
Ma
giunti all'ultima operazione, quando i meccanismi erano ormai assimilati, mio
figlio mi disse :
“Papà,
non dirmi niente, l’ultima voglio farla tutta da solo!”.
Contento
per quello scatto finale, quando pensavo che le sue energie fossero finite,
restai in silenzio a guardarlo mentre svolgeva correttamente l’operazione. Concluse gli esercizi con una cornice più bella
di quelle fatte fino a quel momento.
Insomma
il bimbo ha carattere e voglia di imparare!
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