Il temporale ha girato intorno
per tutto il giorno. Le nubi minacciose apparivano talmente lontane da far
pensare:
“Chissà come piove da quelle
parti”.
In fondo erano problemi di altri
e il cielo sopra la testa, anche se percorso da nubi biancastre e frettolose,
non destava apprensione, visto che il sole di tanto in tanto sbucava a scaldare
il pomeriggio.
La mattinata era sembrata autunnale,
bagnata da una pioggia a tratti impercettibile, tanto era silenziosa e fina e appena
dopo pranzo era scemata, tanto che il marciapiede si era asciugato velocemente
permettendo a mio figlio di scorrazzare col monopattino, con velocità e
maestria che non conoscevo. Lo scorrere delle ruote sulle piastrelle produceva
un rumore fastidioso da farmi temere qualche lamentela dagli altri inquilini.
Con qualche stratagemma e
distrazione ho solo cercato di moderare le scorribande in monopattino, anche se
mi è sembrato un ottimo divertimento per il bimbo. Ci avrei fatto un giro
volentieri pure io.
Ora regna il silenzio di sempre.
La casa ha ripreso l’aspetto di tutti giorni. In pochi minuti ho riportato l’ordine
tra gli oggetti e i giocattoli. Nell’angolo vicino alla porta, appoggiato con
il manubrio sul termosifone, il monopattino riposa silenzioso. Me lo immagino stanco. Magari sta ancora aspettando
che mio foglio lo afferri riportandolo a rotolare tra i ciottoli del
marciapiede.
La sera sta arrivando prima del
previsto. Qualche istante fa il rumore di un tuono ha sovrastato il rumore
delle macchine che passano fitte sulla provinciale. La cappa di nubi sembra amplificare i suoni e
percepisco ogni passaggio delle auto sulla strada.
Ogni volta che mio figlio passa
il fine settimana con me, la mia casa si arricchisce di qualcosa che arriva con
lui. Anche se tutto sembra rimanere uguale, nuovi particolari si aggiungono di
continuo.
Un giorno compare una foto
sul mobile del salotto, un’altra volta un
giocattolo nuovo e poi ancora un lavoretto in cartone che rimane appeso al
termostato.
Stasera ho un oggetto nuovo : un
monopattino, appoggiato al termosifone.
Guardandolo mi ritornano alla
mente il rumore delle ruote e le grida gioiose di mio figlio.
Il temporale che sembrava
rovesciarsi, impaziente fino a pochi minuti fa, sta molto mestamente riproponendo
la pioggia autunnale di questa mattina. Il cielo è ancora minaccioso, forse più
carico di pioggia di prima, ma la rabbia sembra svanita.
Anche i temporali somigliano agli uomini, basta lasciare passare un po' di tempo e ci si rende conto che arrabbiarsi non serve.
Ora il maltempo più che un guerriero
bellicoso sembra un viaggiatore frettoloso. Le nubi cambiano continuamente
scenario e dove prima c’era un nero oppressivo, il buio sembra quello di
ogni sera.
Chissà dove sarà diretto.
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