mercoledì 17 ottobre 2012

15 Ottobre


Gli esercizi di inglese sono fatti bene. E’ un piacere farli. Sono semplici, ma sono molti. Se li traguardo con lo spessore del libro direi che sono troppi. Non ce la farò per  il prossimo mese a completarli tutti. Ci provo comunque.
Inglese sembra un esame un po’ avulso dal contesto del corso, ma ormai si sa, che senza conoscere l’inglese non si va da nessuna parte. Il mio inglese va e viene. Ci sono momenti in cui la mente riesce a precedere la voce, formando le parole e le frasi in modo comprensibile, mentre altre volte la lingua sembra incollata e la mente sembra dissociarsi, non ne vuole sapere. In questi casi faccio fatica  a parlare, a mettere in fila  anche mezza frase.
Gli esercizi servono a ripassare le regole grammaticali, studiate tanti anni fa. Alcune regole sono ancora ben fissate nella mente e mi risulta facile metterle in pratica, mentre molte altre mi stanno tornando alla mente ora, mentre procedo con le esercitazioni.
Gran parte degli esercizi consistono di frasi incomplete in cui si devono disporre le parole nella giusta forma. Gli spazi da completare sono identificabili da dei puntini a garantire lo spazio necessario.
La risposta è sempre una sola, non c’è possibilità di sbagliare. Spesso in testa alla pagina già ci sono dei suggerimenti.

Lunedì 15 Ottobre alle 8.10 mi arriva un SMS.

Ciao....

A vederlo mi sono tornati alla mente gli esercizi di inglese.  Chissà quale frase e parola mancanti stavano nelle intenzioni del mittente, al momento dell’invio?
Non era facile, come negli esercizi di inglese, completare la frase scegliendo la parola o la frase giusta.
"Meglio non farli certi esercizi.", mi sono detto. 
Fanno male al cuore .

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